Ecco quindi il logo di questa raccolta, che inizialmente doveva scadere il 31 ottobre, ma che ora è stata prolungata al 20 novembre. Voglio davvero pubblicizzare questa iniziativa perchè la trovo veramente fantastica.
Ma poi ci ho pensato davvero su per bene e mi sono detta che dovevo assolutamente trovare qualcosa del Friuli, perchè è una regione bellissima, enogastronomicamente molto ricca, ma purtroppo davvero poco conosciuta. Quindi gironzolando per il supermercato mi sono imbattuta in un piccolissimo pezzo di Montasio, un formaggio che si produce in Friuli e in alcune zone del Veneto (nelle provincie di Belluno e Treviso e in alcune aree delle provincie di Padova e Venezia), che parte dal latte fresco e prevede tre tipi di maturazione: fresco, con stagionatura di due mesi, mezzano, con stagionatura dai cinque ai dieci mesi, e stagionato, dopo dieci mesi.
Con questo formaggio, nelle sue diverse variazioni, si può fare davvero di tutto, da noi è il principale ingrediente per moltissime preparazioni, prima fra tutte il mitico frico, piatto regionale assoltamente da provare per chi passasse da queste parti. Se volete dare un'occhiata a qualche ricetta, vi consiglio il sito ufficiale del Consorzio tutela Montasio, che è inoltre ricco di molte altre informazioni interessanti, che ammetto non conoscevo nemmeno io.
Io ho voluto fare qualcosa di diverso, una ricetta che io considero un po' da ristorante (cioè una ricetta non da tutti i giorni, ma per qualche occasione speciale), ma fatta interamente in casa, dal sapore genuino, anche se magari visivamente imperfetta: gnocchi di zucca in cialda con fonduta di Montasio DOP.
Da noi gli gnocchi di zucca sono un piatto molto conosciuto e apprezzato e avendo tre belle zucche prese direttamente dall'orto di mia nonna, ho pensato che almeno una avrei potuto utilizzarla per questo piatto.
La fonduta di Montasio e la cialda dovevano essere fatte entrambe con il pezzettino di Montasio che avevo trovato al supermercato, ma per la cialda ho dovuto utilizzare un po' di Parmigiano Reggiano (una cialda totalmente DOP ;-)) su questo non si discute ), la motivazione ufficiale è che il Montasio era troppo giovane per riuscire a grattarlo e fare una cialda come si deve, la motivazione ufficiosa, invece, è che davvero non ho resistito a mangiarmi due, tre, quattro...(quasi metà...) quadratini di questo formaggio mentre lo tagliavo ;-)
Eh sì, per me questo formaggio è una vera droga, lo mangerei in continuazione e quando ero in Spagna facevo ad ogni viaggio di ritorno dall'Italia, un continuo contrabbando di pezzi sottovuoto di Montasio, sempre utili in cucina (il maritino CAMPANO è un adoratore del frico e devo farglielo almeno una volta al mese!!) e ottimi con aperitivo o antipasto in una cena di amici, tagliato a cubettini da "uno tira l'altro"...vi assicuro che non ho mai trovato qualcuno a cui non piacesse!
Come può non piacere il sapore di latte e montagna mescolati insieme? Come può non piacere la genuinità di un prodotto fatto ancora come lo si faceva una volta, nel rispetto dell'ambiente circostante e della natura? Come si può fare a meno dell'odore di qualcosa che ti riporta indietro nel tempo, che ti riporta a casa per un attimo, anche se magari si vive a migliaia di chilometri di distanza? Per me il Montasio è tutto questo, sono 100 g di ricordi ed emozioni d'infazia e la cosa più bella è che la mia vita di adesso, la persona che mi sta accanto, sebbene abbia una cultura e un background agli antipodi, lo ami nello stesso modo viscerale in cui amo io, sia questo prodotto, che tutta la mia regione.
Con questo post spero di avervi almeno un po' incuriosito su questo nostro prodotto e ora passiamo alla ricetta. Due dettagli: per prima cosa le dosi sono per almeno 6 persone, io l'avevo fatto per quattro, ma mi è rimasta un sacco di roba che ho poi riutilizzato per un'invenzione che posterò più avanti. Poi volevo scusarmi, ma non ci sono molte foto del procedimento in quanto ero sola e sempre con le mani sporche, quindi ho saltato molti passaggi, sorry!
INGREDIENTI
Patate 1 kg e mezzo (5/6 patate medio/piccole)
Zucca 1 kg e mezzo
Farina bianca "tipo 00" 200g
Uova 1
Parmigiano 2 cucchiai per gli gnocchi + 4 cucchiai per la cialda
Sale, pepe e noce moscata q.b.
Montasio 200 g circa per fonduta e cialda
Latte 500 ml circa
PROCEDIMENTO
Tagliare la zucca in grossi pezzettoni, toglierne i semi e mettere tutto in forno non altissimo (160° va più che bene) per almeno una ventina di minuti, in modo tale da ammorbidire la zucca.
Io ci ho messo pure i semi nel forno per poi mangiarli come aperitivo, ma con risultati piuttosto deludenti...
Nel frattempo mettere le patate con la buccia a bollire in acqua fredda.
Una volta che zucca e patate sono pronte, togliere la buccia ad entrambe e schiacciarle facendo una purea che andrete a salare e pepare a piacimento. Io ho messo anche molta noce moscata, una spezia che adoro e che in questo impasto secondo me sta a pennello.
A questo punto aggiungere l'uovo, la farina e il Parmigiano impastando per bene il tutto.
Creare quindi, aiutandovi con della farina onde evitare che l'impasto si appiccichi dappertutto, dei filoncini che andrete a tagliare, dando la classica forma dello gnocco.
Mettere gli gnocchi su una teglia, cospargendo ancora con un po' di farina, e tenere il tutto in un posto fresco e asciutto.
Una teglia così è sufficiente per quattro persone.
Iniziare quindi a preparare la fonduta, mettendo a bagno i pezzetti di Montasio nel latte per almeno mezz'oretta.
Iniziare quindi a preparare la fonduta, mettendo a bagno i pezzetti di Montasio nel latte per almeno mezz'oretta.
Passato il tempo, mettere il tutto su fuoco bassissimo e lasciare che il Montasio si sciolga, mescolando di tanto in tanto. Se alla fine trovate che sia troppo grumosa utilizzare il mixer ad immersione che renderà subito il tutto bello cremoso.
Nel frattempo preparare le cialde: mettere su una teglia da forno il Montasio e il Parmigiano grattati e mescolati insieme come si vede nella foto e infornare a 200°.
Nel frattempo preparare le cialde: mettere su una teglia da forno il Montasio e il Parmigiano grattati e mescolati insieme come si vede nella foto e infornare a 200°.
Il massimo sarebbe usare solo montasio stravecchio, ma qui mi è stato impossibile trovarlo, quindi mi sono dovuta accontentare; la cialda in questo modo risulta molto più delicata, comunque.
Il montasio ? altro che droga, chi se ne innamora non può più farne a meno. Quando torno a MI dal Friuli, ho sempre la scorta di latteria giovane, semistagionato e stagionato.
RispondiEliminaIl sapore di questo formaggio è inconfondibile.
Ho acquistato proprio stamane la zucca, mi sa che domani o al massimo dopodomani, li farò anch'io.
Mandi
Una ricetta proprio da ristorante! brava!
RispondiEliminaSTEFANIA
Mamma mia che buoni Ele. Il Montasio lo adoro e con gli gnocchetti di zucca ci sta sicuramente una meraviglia. Bello anche il cestino, un bel lavoro allestire sto piatto!
RispondiEliminaBhe complimenti, che piatto gustosissimo e che bella presentazione.
RispondiEliminaMi piace poi molto che hai voluto usare il Montasio: è stato il mio "battezzo del formaggio", quando cioè quest'estate alla festa di San Daniele ho visto per la prima volta fare un formaggio (e mi sono innamorato di quest'arte, che tendo maldestramente di imitare).
Davvero i miei complimenti per questa delizia.
Albertone